Nell’era del lavoro ibrido, l’ufficio non è solo un luogo dove incontrarsi con i colleghi e lavorare insieme, ma anche per riflettere in tranquillità e con consapevolezza. Questo significa, per le aziende, riuscire a soddisfare entrambe le esigenze di concentrazione e interazione all’interno degli spazi condivisi.
Nel continuo evolversi del mondo del lavoro, l’ultimo numero di Sedus INSIGHTS compie un passo decisivo e si concentra su un aspetto difficile da cogliere e tuttavia fondamentale: l’attenzione. L’attenzione introduce un nuovo modo di intendere come ci relazioniamo ai compiti e alle persone: non attraverso una concentrazione profonda e continua, ma tramite uno stato più fluido, adattabile e spesso interrotto, che riflette i ritmi cognitivi di oggi.
Il numero 20 di Sedus INSIGHTS spiega in che modo è possibile stimolare l’attenzione grazie all’allestimento di spazi che supportano il cambiamento e l’autonomia e riflettono la “fluidità” del mondo del lavoro.
In un mondo segnato dal multitasking, da stimoli continui e da dinamiche ibride, l’attenzione non è più rigida né lineare: è diventata più fluida, frammentata e ciclica. Non si tratta di un errore da correggere, ma di una realtà da riconoscere – una realtà che richiede di ripensare il modo in cui progettiamo gli spazi di lavoro, adattandoli al reale comportamento mentale delle persone.
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