In questa intervista, l’interior designer e fondatrice di “Unprogetto” condivide il suo approccio alla creazione di concetti di design personalizzati e offre le sue opinioni sull’equilibrio del lavoro da casa.
Vivere con il fattore “WOW”
Finestre non convenzionali, una cucina che ricorda un acquario e una spettacolare fontana nell’area esterna: il vostro appartamento è un paradiso per gli appassionati di design. Qual è il suo punto di forza personale?
Quando ho visitato questo appartamento per la prima volta, dopo anni di ricerca di una casa, ho guardato mio marito e ho detto: “Lo voglio”. Adoro la parete di vetro che si affaccia sul giardino; mi fa sentire immersa nella natura, pur essendo in centro città.
Come descriverebbe il suo stile di interior design?
Non aderisco a nessuno stile specifico. Cerco di guidare i miei clienti alla scoperta del loro stile personale. Mi propongo di progettare case che riflettano la loro visione del mondo e, nel farlo, cerco di rimanere sullo sfondo, come una mano invisibile che guida delicatamente senza imporsi.

L’area esterna dell’appartamento ricorda un piccolo parco e offre l’ambiente perfetto per una pausa caffè. A Davide piace utilizzare il puf se:dot di Sedus. I mobili dell’appartamento di Carlotta sono adatti sia per vivere che per lavorare.
Armonia tra lavoro e vita
Vivete e lavorate a casa vostra. Come si fa a separare le due aree o a conciliarle?
Devo ammettere che non sono stata molto brava a separare fisicamente le due aree della mia casa. Tuttavia, i miei figli creano naturalmente questo confine: la casa può essere il mio spazio di lavoro solo quando loro non ci sono. Nel momento in cui entrano dalla porta, la vita prende il sopravvento e il lavoro lascia la casa.

Carlotta vede una variazione nella progettazione degli uffici domestici in base al tipo di lavoro svolto da una persona: un architetto avrà bisogno di uno spazio diverso rispetto a un web designer o a un team manager.
I tre elementi essenziali per un ufficio domestico di successo
Come interior designer, lei arreda anche le case degli altri. Quali sono le caratteristiche particolari da considerare quando si progetta un ufficio in casa?
Direi che ci sono tre elementi chiave per un ufficio a casa:
Comfort: Una posizione di lavoro comoda fa una grande differenza. Ciò dipende dalla combinazione di scrivania e sedia, ma anche dal comfort generale della stanza e dell’ambiente circostante (le piante, ad esempio, possono migliorare l’umore).
Luce: L’illuminazione naturale e quella artificiale devono completarsi a vicenda per creare uno spazio piacevole alla vista.
Cosa si deve affrontare: è fondamentale considerare la collocazione dell’ufficio in casa. Immaginate di lavorare lì: Cosa vedete? Cosa può ispirarvi o distrarvi?
Come percepisce personalmente il passaggio al lavoro ibrido e al lavoro da casa?
Credo che la pandemia ci abbia insegnato a prenderci più cura della nostra vita personale, oltre che di quella professionale. Il lavoro ibrido è un passo in questa direzione. Personalmente, più che la pandemia, è stata la nascita dei miei figli ad avere il maggiore impatto su di me. Oggi sento il bisogno di tempo e spazio da dedicare a loro, ma anche a me stessa e alla mia vita personale. Quando ero più giovane, pensavo che il lavoro mi definisse, ma ora sento che il design è solo una parte di ciò che sono. Lavorare da casa ci permette di liberare tempo e di concentrarci su ciò che amiamo.

“Il mio caffè è fatto con la caffettiera espresso di famiglia, la 9090 di Alessi disegnata da Richard Sapper. Davide lo prepara ogni mattina, abbastanza diluito, e lo beviamo quasi come il caffè americano, mai senza zucchero”. Carlotta Berta
Tendenze e ispirazioni d’interni da Torino
Nella sua professione, i colori, i materiali e i tessuti giocano un ruolo fondamentale. Ha notato qualche tendenza nel design dell’ufficio domestico?
Nel design dell’home office, così come nell’interior design in generale, vedo due tendenze opposte ma distinte. Da un lato, c’è il desiderio di leggerezza, di interni giocosi con forme divertenti e colori audaci e contrastanti (evasione giocosa). Dall’altro lato, c’è una ricerca di calma, bellezza, lusso e desiderio di curare e collezionare (lusso tranquillo). Accanto a entrambi, si registra una crescente sensibilità verso la sostenibilità, che è diventata un elemento essenziale del design.
Torino è famosa in tutto il mondo per la diversità architettonica del suo centro storico. In che misura la città la influenza nel suo lavoro?
Torino è la città che ho scelto di chiamare casa; amo i suoi colori, le sue luci, i suoi spazi. È una città in cui molti elementi si fondono senza sforzo, semplice e allo stesso tempo molto complessa. È una città che non grida, ma si rivela gradualmente a chi si prende il tempo di notarla. Ed è una città deliberatamente progettata, dove la maggior parte delle strade si intersecano ad angolo retto. In qualche modo, porto tutti e tre questi elementi nel mio lavoro.

Conclusione: le stanze influenzano il nostro atteggiamento verso la vita
Carlotta Berta dimostra quanto gli ambienti possano influenzare il nostro atteggiamento nei confronti della vita, soprattutto quando la vita e il lavoro si fondono. Il suo appartamento non è solo un rifugio creativo, ma anche l’espressione di un nuovo atteggiamento di lavoro e di vita: flessibile, individuale e ben pensato. Se siete alla ricerca di ispirazione per il vostro ufficio domestico, troverete molte idee preziose nell’approccio di Carlotta, e forse anche l’incoraggiamento a ripensare completamente il vostro stile.
Siete curiosi? Ascoltate la prossima puntata del podcast Work Now Next con Carlotta Berta e visitate il suo blog “Unprogetto”:
Consiglio da insider: il caffè di lavoro preferito da Carlotta a Torino
Edit Torino è uno spazio dinamico e multifunzionale progettato per favorire la collaborazione e la creatività. Situato nel cuore della città, combina spazi di lavoro, ospitalità, eventi culturali e una birreria, fornendo un hub sociale per i creativi di diversi settori. Con la sua miscela di design moderno e concetti innovativi, Edit Torino è più di un semplice work cafè: è uno spazio per le persone.
Sede: Edit Torino, Piazza Teresa Noce 15A, 10155 Torino, Italia
L’intervista a Carlotta Berta è stata pubblicata per la prima volta nel LOOKBOOK N° 02 di Sedus. È possibile ricevere il numero completo della rivista, via e-mail, qui.
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