Responsabilità sociale: Lo standard SA8000 e le sue sfide

Sedus ha ottenuto la certificazione per la prima volta nel 2023. Questo ruolo pionieristico ha presentato anche una serie di sfide. Anja Peter (Sostenibilità, salute e sicurezza) spiega: “Per noi la SA8000 era uno standard nuovo, strutturato in modo diverso dagli standard ISO che conosciamo bene. Prima del primo audit non sapevamo cosa avrebbero cercato gli auditor in modo specifico e come avrebbero dovuto essere implementati alcuni aspetti della SA8000. Ma dopo il primo appuntamento siamo stati in grado di valutarlo abbastanza bene”.

Anche le numerose interfacce tra i reparti sono state fondamentali nel processo di implementazione: “È stato difficile conciliare tutto. I reparti che non avevano esperienza di audit o standard, come quello acquisti, sono quelli più interessati dalla SA8000. Tuttavia, sono stati in grado di svolgere bene i loro compiti”.

Nora Trachternach, Direttore del gruppo acquisti di Sedus, spiega: “Essendo una delle prime aziende in Germania ad occuparsi intensamente dello standard SA8000, abbiamo dovuto affrontare la sfida di sviluppare molti approcci da soli, poiché erano pochi i colleghi con esperienza pratica. Internamente, era particolarmente importante non solo sensibilizzare i nostri dipendenti degli acquisti e della garanzia della qualità sullo standard, ma anche comunicarne il contenuto in modo chiaro, pratico e orientato all’applicazione. Il reparto Sostenibilità ci ha supportato in tutto questo con impegno e competenza eccezionali”.

Anche la comunicazione con i fornitori ha rappresentato un ostacolo: “Molti non conoscevano lo standard, il che ha portato a incertezze e domande. In questo caso è stato fondamentale lavorare con pazienza, trasparenza e un linguaggio chiaro. Attraverso misure informative mirate, discussioni personali e un approccio basato sulla partnership, siamo riusciti a costruire la fiducia e a sviluppare insieme soluzioni pratiche. In questo modo, siamo riusciti non solo ad attuare formalmente lo standard, ma anche ad ancorarlo come parte integrante della nostra strategia di supply chain”.

L’implementazione di successo dello standard SA8000 è stata in definitiva il risultato di uno sforzo collaborativo che ha coinvolto molti contributori. Una volta stabilite le basi e adattati i processi, il passo successivo è stato quello di integrare il sistema nei dettagli e integrarlo nelle operazioni quotidiane. In questo contesto, le diverse prospettive provenienti da vari settori hanno svolto un ruolo importante, dalla progettazione dei processi alla comunicazione, fino al miglioramento continuo.

Wolfgang Kautz, presidente del comitato aziendale, sottolinea: “Una delle sfide più grandi è stata quella di adattare i processi esistenti ai nuovi standard. Tuttavia, grazie a una comunicazione regolare e aperta, siamo riusciti a superare questi ostacoli e ad attuare con successo lo standard”.

Anche Simon Roquette, responsabile della sostenibilità e della sicurezza sul lavoro, sottolinea l’approccio collaborativo: “L’implementazione ha presentato numerose sfide, soprattutto perché i reparti erano più coinvolti rispetto al passato. Tuttavia, siamo stati in grado di sostenerci a vicenda come squadra e lo scambio con i revisori ha contribuito a chiarire le ambiguità e a trovare insieme delle soluzioni”.